Hervin Khalaf è un'altra martire dell'ottuso odio integralista e della colpevole indifferenza dell'Occidente.
La trentacinquenne politica e attivista curda, autentica paladina dei diritti delle donne nel suo Paese, è stata trascinata via dalla sua auto, stuprata, torturata e lapidata a morte vicino Hasakah, nel corso di un'operazione militare dei Jihadisti appoggiata dalla Turchia.
Che la forte dolcezza del suo sguardo ci ricordi la nobiltà del suo animo e schiacci la coscienza di chi continua a permettere queste atrocità.
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