martedì 26 maggio 2020

Sessantamila delatori di Stato
















E niente, è tutto vero. Speravo non lo fosse, ma lo è. Il ministro per le Regioni della Repubblica Italiana, Francesco Boccia, ha annunciato un bando per 'arruolare' sessantamila 'assistenti civici' con vari compiti. Tra questi, è stato sottolineato più volte dallo stesso Boccia (in nomen omen), quello di vigilare sul rispetto del famigerato 'distanziamento sociale'. Ora, dico, sui social, su questo blog, nelle innumerevoli discussioni, pubbliche e private, ho affermato di sentirmi in una condizione distopica. In molti mi hanno dato ragione e hanno condiviso questo mio stato d'animo. Qualcuno, invece, ha più volte sostenuto che esagero, che tutte le misure prese sono necessarie, che si sta agendo per il bene pubblico, che ci vuole rispetto per i morti, e così via. Ecco, io mi rivolgo a loro, esclusivamente a loro: vi sembra normale un provvedimento del genere? Vi sembra accettabile che normali cittadini decidano volontariamente di aderire a questa iniziativa e - senza essere rappresentanti delle forze dell'ordine - controllino altri cittadini, magari intimandogli di stare a distanza, di indossare la mascherina, di, che so, non baciare la propria fidanzata? E che siano autorizzati a segnalare eventuali 'inadempienze' alle vere forze dell'ordine?  Lo ripeto ancora: vi sembra normale? Non vi ricorda esperienze di un passato che mai avremmo sognato di vivere, come è avvenuto con la Stasi, nell'orbita sovietica, al tempo della Guerra fredda, o con l'incoraggiamento alla delazione durante il Ventennio. "Ma che c'entra - sento già qualche eroe - non facciamo paragoni assurdi, quelle erano dittature". Certo, lo erano, è vero. Ma, come insegna Marx, la Storia si ripete sempre due volte: la prima come tragedia, la seconda come farsa. Ora siamo alla farsa, ma è una farsa tragica. E io non riesco a rassegnarmi all'idea che si possa accettare passivamente una cosa del genere. Né mi rassegno al fatto - anzi mi incazzo ancora di più - che nel momento in cui si fanno notare queste storture - con una banalizzazione e una semplificazione imbarazzanti - si venga messi nel calderone dei no vax, dei no mask, dei sovranisti, dei terrapiattisti, o di chi ha paura delle scie chimiche, mentre dall'altra parte ci sarebbe il politically correct, il buriologismo, la fiducia cieca nel comitato tecnico-scientifico di virologi che sta decidendo delle nostre vite da tre mesi, nell'episteme che si oppone alla doxa (per riprendere un'infelice gaffe fatta recentemente da Conte in Parlamento). Chiarisco per l'ennesima volta che non rientro in nessuna delle categorie menzionate nella prima schiera. E chiarisco pure che me ne catafotto degli schieramenti politici, del centro destra o del centro sinistra (una cretinata non è né di destra né di sinistra, è una cretinata e basta, chiunque la faccia). Sono solo un cittadino, che ha il sacrosanto diritto di riflettere e, se è il caso, di criticare scelte che cadono sulla testa sua, dei suoi figli e della collettività.
E con lucidità e raziocinio posso dire che, per tornare al caso in oggetto, reclutare sessantamila cittadini autorizzandoli alla delazione è una cosa folle, antidemocratica, distopica, fuori dalla Costituzione e portatrice di ulteriori sconquassi in un tessuto sociale già fortemente provato. E se è sconfortante che un ministro della Repubblica, legittimato ovviamente da un mainstream che propone continuamente e volutamente immagini di presunti 'irresponsabili' che si assembrano come degli incivili decorticati (ora tocca a loro, mentre prima è toccato al runner, alla mamma col bambino, al tizio che da solo prende il sole in spiaggia, ecc.) pensi e proponga una cosa del genere, è deprimente che nessuno lo fermi. Mi auguro che accada. Forse siamo ancora in tempo.

giovedì 14 maggio 2020

Svegliarsi, prima dell'incubo



Vale la pena guardarlo questo video di 5 minuti (aggiungo il link in coda a queste brevi note) E vale la pena riflettere. Forse, così, chi ancora non l'ha compreso si renderà conto che è in atto - già prima dell'emergenza sanitaria - il tentativo di introdurre metodiche di controllo sociale che si ispirano al modello cinese. Ossia a un modello la cui Storia ci dice che gli abitanti sono passati dall'essere sudditi di un monarca assoluto a soggetti di un regime dittatoriale. Un modello cui bisognerebbe guardare con umana pietà, e con il sereno distacco di chi è figlio del Rinascimento, dell'Illuminismo, della Rivoluzione francese, della Resistenza, dell'antifascismo, delle lotte civil e sindacali: in una parola, della democrazia. E invece no. In modo sempre più strisciante e pervicace si vuol fare passare il messaggio che quello con gli occhi a mandorla sia un ottimo modello... Basti vedere e ascoltare come i giornalisti Rai, nel video, commentano quello che viene passato sullo schermo: la disciplina dei bambini soldatini che rientrano a scuola (molto simile ai filmati dell'Istituto Luce sui Balilla del Ventennio) o su come il regime cinese discrimini chi esce fuori dal coro. Mi sembra surreale, davvero. Inquietante. La stessa, costante presenza di Giovanna Botteri - cui, attenzione, va tutta la mia solidarietà per gli attacchi idioti di body shaming delle scorse settimane - concorre sistematicamente a creare questa narrazione della Cina come sede dell'Eden... Ed è chiaro, solare che si tratta di una precisa linea editoriale, cui la Botteri ha venduto le sue pur ottime qualità professionali. Svegliamoci, per favore, prima che diventi definitivamente un incubo... In parte già lo è...
 https://vk.com/video-158061263_456239294?fbclid=IwAR21VWVq6vXfUXqjfCHhBDq9KHVmOYZ4INuRyPkZqNTWW0BC6QssqSdtRrs

Anna Tifu e Giuseppe Andaloro inaugurano la stagione della Filarmonica Laudamo

  Suonano bene, anzi, benissimo, Anna Tifu e Giuseppe Andaloro. Il duo (violino e pianoforte) ha inaugurato nel migliore dei modi la centotr...