sabato 23 marzo 2019

A scuola per trasformarsi da specchi in finestre


"Lo scopo dell’educazione è quello di trasformare gli specchi in finestre.” Ne era convinto il giornalista americano Sidney G. Harris. Come ne era convinto il celebre professor Keating nel film L'attimo fuggente, interpretato in modo magistrale da Robin Williams: un professore che invitava i suoi studenti a guardare il mondo da prospettive diverse, evitando la pericolosa cristallizzazione delle nostre visioni del reale, o, peggio ancora, la riduzione della meravigliosa complessità di ciò che sperimentiamo quotidianamente in schemi pre-confezionati e superficiali. Ecco, trasformare gli specchi in finestre significa questo. Ma significa anche evitare che la scuola sia il luogo del semplice rispecchiamento di una cultura trasmessa senza la linfa vitale dell'emozione. So già che scrivendo questo mi attirerò le ire di chi crede che il valore di una formazione scolastica si misura esclusivamente sui contenuti. E chiarisco: chi la pensa così ha sicuramente una grande parte di ragione. I contenuti sono fondamentali. E' da essi che nasce la conoscenza e, per usare l'orribile parola magica che circola nelle stanze ministeriali purtroppo da decenni, la competenza. Ma, e di questo resto fermamente convinto (forte anche di una robusta schiera di pensatori e studiosi ben più autorevoli di me) la conoscenza passa prima dal cuore e poi dalla corteccia cerebrale. Tutti noi insegnanti dovremmo sempre tenerlo presente. Diversamente, entrando in classe, ci troveremo sempre di fronte, nella migliore delle ipotesi, un insieme di specchi opachi. Che riflettono la nostra incapacità di aprire finestre.

4 commenti:

  1. Caro Cesare non sono un insegnante "di professione" ma poiché ho fatto l'allenatore di ragazzi di calcio e pallavolo nonché mi piace dare ripetizioni di matematica, le mie "lezioni" sono anche un modo per confrontarsi con l'altro, capire i suoi problemi, farlo crescere e come per magia le nozioni riescono ad essere apprese. Questo modo di insegnare deriva dagli insegnanti e dalle persone adulte che nel passato hanno creduto in me e seguivano appassionati i miei progressi.
    La storia insegna che gli errori di ripetono.
    È un immenso piacere entrare in un luogo dove la maggior parte dei "discepoli" è sereno e ti guarda aspettando una nuova storia da raccontare!

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  2. Mi piacerebbe continuare la discussione in un ambiente reale dove gli specchi si sono trasformati in finestre. Ti invito caro Cesare Invito a vivere anche solo un'ora dentro il museo scolastico interattivo IDEA2 del liceo QUASIMODO.

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