giovedì 5 dicembre 2019

L'orgoglio della stupidità



Mi viene da ridere. Leggendo i risultati delle ultime indagini dell'Ocse secondo cui gran parte dei ragazzi italiani non sarebbe in grado di decifrare un testo scritto, mi viene proprio da ridere. Ma non per il fatto in sé, che è invece drammatico; quanto perché tale aspetto, peraltro evidente ai più, dotati di un minimo di senso critico - e in particolare a chi lavora quotidianamente con gli studenti - arriva in un contesto nel quale ci sono ancora parti consistenti delle varie maggioranze di governo (e i loro referenti nella società civile) che parlano di alternanza scuola-lavoro, PTCO, competenze (si, in tanti ancora ne parlano, e ci credono pure...), orientamento professionale e via discorrendo. E lo fanno con quello che mi piace definire l'orgoglio della stupidità. Ma Cristo, ci si riesce a rendere conto che rischiamo di tirar su generazioni di decorticati? E che tutto questo avrà conseguenze incalcolabili, di cui già in parte avvertiamo gli effetti?
 Questo Paese è destinato alla deriva. In tutti i sensi. Da una parte populismo e pericolosa demagogia da quattro soldi. Dall'altra arrotolamenti su se stessi e onanismo tecnocratico e tecnologico-finanziario. C'è poco da stare allegri. A chi crede ancora nell'utopia educativa il compito di salvaguardare speranze, o illusioni, di invertire la rotta.

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